Futuro

Illustrazione di Matteo Galasso

70 all’ora. Sole fresco. Colline dorate a perdita d’occhio.
L’estate sta finendo, un intero anno sta finendo per molti. Un anno di fatiche, giochi, sperimentazioni e sfide. È giunto il momento di tirare le somme prima che l’estate finisca e riporti quell’aspetto di obbligatoria reverenza che si ha nei confronti del daffare, ciò che ci rende vivi, ciò che ci dà la possibilità di mangiare.
Ora siamo sulla nostra macchina, pullman, treno, aereo, a piedi: eppure siamo qui. Cosa abbiamo fatto oggi per domani? Cosa abbiamo predisposto in questi giorni per ciò che verrà?

Difficile a dirsi vista la precarietà del presente. Muore Prigožin (capo della Wagner, armata di mercenari russi), Trump viene arrestato (si, proprio lui, che con i meme sulla vicenda ha guadagnato 7 milioni). Nel mentre sta per scoppiare una crisi analoga a quella del 2008 in Cina, con il fallimento delle più grandi aziende costruttrici. Il mondo si è bloccato di fronte a questi eventi, diventandone vittima, venendo trascinato, perdendo il controllo della situazione. Il mondo ormai tace e grida alla misgenderazione, alla indignazione, grida attraverso le bocche del politicamente corretto. Tante altre sono le cose che dovrebbero farci imbestialire così tanto…
Ma a che punto siamo? Questa puntata di Una serie di sfortunati eventi quando finirà?

Una curva molto larga e tornano le colline. In me si cristallizza un senso di inadeguatezza generale, come se avessi dimenticato qualcosa.
E queste sono solo le situazioni che a modo nostro hanno sconvolto il mondo. Tuttavia abbiamo anche i dati sull’ambiente, altrettanto allarmanti e disarmanti. Frane un po’ ovunque, incendi e intensi eventi meteorologici sparsi su tutto il globo terraqueo. Intere popolazioni costrette a riorganizzare la propria vita altrove, veri e propri migranti climatici.

Questioni da macchina, troppo grandi per essere risolte e troppo piccole per essere ignorate. Situazioni che indubbiamente hanno reso tutti noi partecipi di una delle ere più confusionarie e catastrofiche della nostra cara amata Terra. Si parla di futuro in ogni podcast, ogni radio, ogni programma e libro, eppure nessuno ha mai centrato il punto.
Noi tutti parliamo del poi, ma ci dimentichiamo di vivere nel mentre.
Cerchiamo di raccontare il nostro futuro da qui, dal nostro punto di vista, dal signal del mondo che captiamo con le nostre antenne e il nostro cuore aperto. Il nostro futuro è ora, a cinque minuti da qui, proprio dietro quella curva, su quel vagone della metro, dietro quell’angolo, sta aspettando con noi al banco il caffè, su quel post che hai appena scrollato. Il nostro futuro non è altro che una miscela di futuri sognati, di futuri raccontati, cancellati… 

«New Person, Same Old Mistakes» è appena finita, torniamo a Doja cat che è meglio! 

Marwan Chaibi
Prima autore, poi Direttore ed ora Presidente. Classe 2002. Sono Diplomato in Chimica e Biotecnologie e studente universitario. Scrivo per alcune riviste online, parlo, racconto, leggo. Collaboro con tantissime associazioni e enti, ma di questa in particolare sono il Presidente, e non posso far altro che essere orgoglioso nel rappresentarla e fortunato nel viverla tutti i giorni. Mi piace fare bene, del bene, per il bene degli altri!

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