Io sono per un pittore quello che è la corona per il sovrano, io sono per l’esteta ciò che la droga è per l’uomo.
Guardatemi.
Sono nato dal colore di un pennello guidato dalla passione e sono diventato il testimone primo della più totale perdizione dell’essenza umana. La mia esistenza ha portato a questo: sono un osservatore muto obbligato al silenzio dalla propria stessa natura.
Ma ora sono qui. Ognuno di voi conosce questa storia e ciascuno di voi crede di parlare della “propria” storia, una vicenda in cui le avventure di Dorian Grey si alternano alle subdole parole di Lord Henry Wotton, ma ricordate: solo io sono nato protagonista di questa storia e nessun altro tra voi. E’ nel mio silenzio che si legge l’inizio e la fine.
Fui creato dal pittore Basil Hallward ad immagine e somiglianza del giovane Dorian Grey, mi diedero vita per incarnare l’idea di bellezza, per fissare la perfezione che si disegnava sul tuo viso e renderla eterna. Mi crearono per essere la tua immagine, per sempre.
Parlo con te, Dorian, tu che mi hai amato così tanto da arrivare ad odiarmi.
Mi accusi di essere la tua distruzione, la tua persecuzione quando, in realtà, io sono stato la tua salvezza. Mi hanno dato le tue forme perché potessi custodire nel tempo l’armonia che gli anni avrebbero rubato al tuo viso e tu, così ingenuo e vano, hai preferito la bellezza alla tua anima.
Io ero la tua occasione, con la mia stessa esistenza ti ho offerto la possibilità di vivere una vita perfetta, segnata da giovinezza ed incorruttibile bellezza e tu, nonostante questo, hai sprecato la tua possibilità, sporcandoti le mani di peccati ignobili.
Dal giorno in cui la giovane Sybil si tolse la vita per causa tua ho portato sulle mie spalle il fardello sempre più gravoso dei tuoi peccati e delle tue scelleratezze.
Il tempo distrugge me e non te. Le unghie del diavolo che ti cresce dentro graffiano la mia tela ma mai la tua coscienza.
Tu più di altri hai avuto la possibilità di vedere con chiarezza davanti ai tuoi occhi ciò che le tue azioni immorali causavano, perché io sono lo specchio della tua anima eppure, invece di rendere conto delle tue scelte mi hai coperto con un velo e mi hai rinchiuso in una stanza pensando di potermi dimenticare.
Ma ricordati, io sono stato, per tuo volere, una parte di te, e tu mi hai rinnegato.
La tua vita si è trascinata avanti mentre i tuoi peccati mi dilaniavano, distruggevano me che non ero altro che un condannato innocente.
to be continued…