Lilly Gruber dialoga con Massimo Galli nella cornice del Festival della Tv e dei nuovi Media di Dogliani.

Qual è stato il momento peggiore in questo periodo?

Dal punto di vista del percepito: l’inizio. Perché quando non sai assolutamente niente e non sai come muoverti e come curare, vi posso assolutamente dire che è stata una condizione frustrante. Tu hai li della gente che non respira, che muore e non sai bene che cosa fare. Non è una bella cosa per loro sicuramente, però cambiate le cose da cambiare è brutto anche per te. Perché ti senti impotente. Però la situazione è stata molto acuta. Queste storie di pazienti che arrivavano, ci si cercava di consultare sul come fare e sul come muoversi ma non sapevamo cosa fare. In un altro momento della mia vita avevamo le persone con l’HIV e non sapevamo come curarle e lentamente ed inesorabilmente avevano una evoluzione infausta. In termini di frustrazione, all’epoca tantissimi medici sono andati in Burn out, cioè non ce l’hanno fatta e hanno cambiato mestiere. Sulla covid, come si dovrebbe dire non abbiamo avuto ne tempo ne modo di arrivare alla situazione assoluta. Si doveva intervenire e far tutto ciò che era possibile. Abbiamo anche fatto delle terapie sulla base di razionali molto deboli da questo punto di vista.

Professor Galli, torno a Draghi. Draghi ieri nella conferenza stampa, la prima dopo la pausa estiva intanto ha detto che il governo in estate non ha passeggiato e che a fine settembre l’80% degli italiani avrà una copertura vaccinale, quindi riconosciamo al governo draghi di aver lavorato bene fino ad adesso?

Da questo punto di vista, per quanto riguarda la campagna vaccinale direi proprio di si. Che si arrivi con certezza all’80% non lo so. Ma comunque ci si andrà vicini. Razionalizzando i problemi iniziali di approvvigionamento e distribuzione è fuor di dubbio.

Quindi Draghi è promosso?

Mah, promosso… Ha avuto alcune perplessità all’inizio. Per come sono state concesse e prese alcune posizioni che non condivido. Sia dal punto di vista politico, sia dal punto di vista scientifico. Però direi che il viraggio da questo punto di vista è stato rapido e significativo. Quindi è diventato sempre di più vicino alle mie personali aspettative.

Allora promosso. Obbligo vaccinale in Italia. Draghi ha detto che ci arriveremo. È la strada giusta per convincere i NO VAX? Salvini per esempio ha detto: “Noi in questo governo ci siamo, ci stiamo, ci resteremo. Ma non voteremo mai l’obbligo vaccinale.”

Ok, I NO VAX Non li convinci neanche con l’obbligo ovviamente. I NO VAX. Ma quanti sono i NO VAX? Rispetto all’impressione che ci siano un po’ più di leoni da tastiera. Di quanto in realtà si è dimostrato in termini di capacità di mobilitazione. La posizione a favore dell’obbligo è una posizione che mi vede non sfavorevole. Favorevole ed ove sia necessario ad arrivare a conseguire un risultato non hai niente di straordinario. Non è affatto anticostituzionale. E qualche cosa che è legittimo chiedere di imporre nell’interesse della collettività che supera l’interesse del singolo o la posizione del singolo in questo caso. Sono stato cauto quando mi è stato chiesto come la penso, semplicemente perché è evidente che per arrivarci bisogna che l’EMA  (European Medicines Agency) ci dia il permesso di considerare non-terapia  emergenziale. C’è tutto un iter parlamentare. Il rischio che per avere il meglio dell’obbligo si intendesse il bene rappresentato dal green pass, annichilendo le posizioni negative dei NO Green Pass. Bisogna avere il miglior risultato possibile nel breve periodo. Il discorso con l’imposizione dell’obbligo va bene, se riusciremmo a persuadere le persone a vaccinarsi a prescindere va ancora meglio. Dubito che il risultato della persuasione possa arrivare ad una parte consistente di insicuri ed esitanti la cui esitazione si basa su basi non tanto ideologiche quanto su basi irrazionali o conoscenza non specifica del problema.

Torniamo a lei, giornalisti e colleghi che sono stati minacciati da NO VAX che siano leoni da tastiera o meno. Fatto sta che rimane un fatto vile e inaccettabile. Il corriere della sera, oggi con Carlo Verdelli ha detto che comunque nel nostro paese è come se ci fosse un vulcano che potrebbe esplodere perché comunque non sappiamo bene quanti siano e hanno una “potenza di fuoco”, questi NO VAX. Magari ce n’è qualcuno anche qui, magari lo sentiamo dopo… lei si confronta con i NO VAX?

Marwan Chaibi
Prima autore, poi Direttore ed ora Presidente. Classe 2002. Sono Diplomato in Chimica e Biotecnologie e studente universitario. Scrivo per alcune riviste online, parlo, racconto, leggo. Collaboro con tantissime associazioni e enti, ma di questa in particolare sono il Presidente, e non posso far altro che essere orgoglioso nel rappresentarla e fortunato nel viverla tutti i giorni. Mi piace fare bene, del bene, per il bene degli altri!

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