In questi giorni mi sottraggo dal dolore,

troppo m’intimorisce.

Sebbene in me più grande è consapevolezza,

che attenua e accetta la tristezza.

Più acuto e profondo, malessere,

m’hai intimorito,

nel profondo radice hai trovato.

Nelle mie sfide personali,

andar oltre me stesso,

per scoprir che l’affanno sempre è lo stesso.

Migliorarsi,

perder confidenza con la lacrima,

dolore arduo, come pianta nel deserto.

Migliori anche tu per trovar ancor vita.

E se anche Sorriso trova abitudine,

tristezza è opportunista,

nella resistenza la sua forza.

Non mi resta che accettare

un’angoscia che non posso controllare.

Scandisce la vita,

dà valore alla felicità,

e continuar a ridere costerà qualche fatica.

Umberto Taricco
Ciao a tutti! Sono Umberto Taricco, sono nato il 10 luglio 1998, attualmente frequento la facoltà di scienze internazionali della cooperazione e dello sviluppo, precedentemente studente del liceo scientifico indirizzo scienze applicate. Grazie alla mia scelta presa dopo le medie, ho proprio capito che le materie scientifiche non facevano per me.. ma per constatare e capire, c'è bisogno di vivere la situazione opposta, l'esatto contrario di ciò che avremmo desiderato (o troppo tardi realizzato). In ogni caso non significa che io sia diventato un letterato, ma nei periodi di malumore e tra gli sbalzi adolescenziali, non ho di certo trovato rifugio prendendo in mano una calcolatrice. Scrivere diventava invece, piano piano, la mia valvola di sfogo, il modo per capirmi, perché una poesia spesso nasce più naturalmente delle spiegazioni, che diamo e che vogliamo dare a noi stessi. E versi dopo versi, mi ritrovo qua, dove mai avrei pensato di arrivare... ma questo è solo l'inizio!

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