Tara Westover è una giornalista, saggista e storica americana nata nel 1986. L’educazione (Feltrinelli, 2018), il suo romanzo d’esordio, si è classificato al primo posto nella classifica dei bestseller del New York Times

Tara Westover, protagonista e autrice de L’educazione, settima figlia di una famiglia di mormoni, vive nel cuore delle montagne di Buck Peak in Idaho. Diffidenti nei confronti del governo e delle istituzioni, i suoi genitori non l’hanno iscritta all’anagrafe, non ha mai ricevuto cure mediche e, soprattutto, non ha mai frequentato la scuola pubblica. Fin dall’infanzia Tara viene costretta a lavorare nella discarica del padre che la mette regolarmente in pericolo.  

Quando il fratello maggiore Shawn diventa violento con lei a seguito di un incidente, Tara decide di allontanarsi dalla sua famiglia per la sua sicurezza. Prendendo esempio dall’altro fratello, Tyler, che aveva visto nell’istruzione una via di fuga, Tara entra alla Brigham Young University a soli diciassette anni. L’istruzione diventa il motore del difficile percorso di formazione della giovane ragazza.

La scoperta della libertà attraverso l’istruzione

«Tutti i miei sforzi, tutti i miei anni di studio mi erano serviti ad avere quest’unico privilegio: poter vedere e sperimentare più verità di quelle che mi dava mio padre, e usare queste verità per imparare a pensare con la mia testa». L’educazione è un potente mezzo trasformativo che fornisce tutti gli strumenti per essere liberi. Tara lo capisce quando fa una ricerca sull’Olocausto dopo che cala il gelo nell’aula universitaria quando chiede il significato di quella strana parola che non conosceva. Da quel momento si consegna agli insegnanti come argilla da modellare; l’istruzione permette a Tara di smascherare tutte le credenze, le paure che la sua famiglia le aveva trasmesso, e la rende libera.

Il conflitto con la famiglia

Non sempre la famiglia rappresenta il rifugio sicuro e sano che dovrebbe favorire la crescita e la realizzazione della persona che si è destinati a diventare. Tara lo comprende proprio attraverso l’istruzione; per la prima volta riconosce gli abusi subiti dal fratello, la malattia del padre, l’ambiente tossico in cui è cresciuta. Inevitabilmente e dolorosamente si allontana, ma allo stesso tempo viene esclusa da quella parte di famiglia che non aveva conosciuto l’educazione.

l'educazione copertina
L’educazione di Tara Westover, Feltrinelli, 2018.

Un memoir

Lo stile narrativo è episodico, ma la storia risulta scorrevole e non frammentaria. L’autrice ricostruisce la sua biografia attraverso i suoi ricordi e quelli dei suoi fratelli Richard, Tony e Tyler a cui il libro è dedicato. Westover espone i fatti in modo sincero e lucido, senza mai risultare crudele quando descrive quella famiglia che le ha fatto così male. Per riportare i fatti ai lettori nel modo più fedele possibile, l’autrice inserisce alcune note esplicative a piè di pagina.

L’educazione ci insegna a non dare nulla per scontato

Nella società odierna, l’istruzione è un diritto fondamentale, tuttavia il libro smaschera l’illusione che l’educazione sia davvero accessibile a tutti. Purtroppo esistono ancora comunità e religioni chiuse, come quella dei mormoni, che limitano l’accesso a questo diritto. La maggior parte di noi non si troverà mai nella situazione di dover scegliere tra famiglia e istruzione, e durante la lettura ci rendiamo conto dei nostri privilegi, provando una profonda tristezza per ciò che Tara ha dovuto sopportare. Cosa fare quando l’amore per la tua famiglia si scontra con gli obblighi verso se stessi? Come poter accettare che le persone che più dovrebbero amarci sono quelle che più ci hanno fatto del male? Westover in un’intervista per Vanity Fair ha dichiarato: «Ho perdonato i miei genitori quando ho perdonato me stessa» quanta forza d’animo e quanto coraggio bisogna avere per fare questo passo?». L’educazione è un’autobiografia forte, commovente, a tratti straziante, che prova a rispondere a queste domande. È una storia di resilienza, coraggio e speranza. «Chiunque diventerai, qualunque cosa farai, lo sei sempre stata. Era già dentro di te».

Maria De Carolis
Alessandro Baricco ha scritto: «Forse le storie che leggiamo, scriviamo e raccontiamo non sono che una seconda luna, inventata dagli umani per sconfiggere il buio nelle notti di tempesta». Maria, classe 2001, colleziono storie e parole.

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