Il 2 giugno 2023 Piazza Belvedere ha ospitato la poesia di Guido Catalano. L’autore Torinese classe 1971 (come specifica anche lui nella bio di Instagram), è stato intervistato dall’editore Beppe Cottafavi

E’ stata una conferenza leggera quanto introspettiva. Il pubblico è riuscito a entrare nel mondo di Catalano grazie alla lettura delle sue poesie. Poesie con un linguaggio semplice quanto diretto, tutte caratterizzate da un elemento comune: la comicità. Nell’immaginario comune, si pensa infatti che la maggior parte dei poeti sia triste, malinconica con una personalità schiva e cupa. Guido Catalano è l’eccezione. Si presente al Festival nella sua semplicità. Un po’ buffo, a tratti agitato ma sempre ironico. Rimane in piedi per tutta la conferenza donandosi completamente alla gente lì presente.

Legge con grande enfasi le poesie tratte dalla sua nuova raccolta ‘Smettere di Fumare Baciando’. Inizia da quelle che lui definisce PFR ‘Poesie di fine rapporto’. Prosegue con una più romantica dove lui stesso si definisce un ‘passivo in amore’, una ‘preda felice’. Infatti, il corteggiamento non è mai stato il suo forte.

La poesia che ha scatenato le risate di tutta Piazza Belvedere è quella sul brodo. Ha dedicato, infatti, una manciata di versi a questo piatto che accomuna più regioni. La poesia termina così ‘siamo nati brodo e rimarremo brodo’. 

Altri temi vengono affrontati nelle sue poesie come l’ansia, la tecnologia, le esperienze ironiche nei centri commerciali con la fidanzata.

Beppe Cottafavi termina la conferenza dicendo: « Abbiate cura di Guido Catalano». E ha ragione. 

Abbiamo cura di chi, cercando di dare un ordine alle parole, trova sempre il tempo per ridere. E per farci ridere. 

Qui sotto trovate il link per vedere il programma completo del Festival:

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