La “Sharing Economy” è un fenomeno che ha iniziato a diffondersi da pochi anni a questa parte. Consiste nel condividere un bene oppure un servizio con il prossimo, generalmente sconosciuto o al limite col quale si ha avuto un contatto solamente tramite supporti digitali, per ridurre i costi e le spese di un, appunto, dato bene o servizio.

Molto diffusa ed apprezzata soprattutto tra i giovani, è riuscita a venire incontro alle esigenze della popolazione principalmente occidentale, anche grazie alla recessione prima ed alla scarsa crescita poi che hanno contraddistinto le economie in questione.

Esempio può essere, per quanto riguarda il trasporto delle persone, BlaBlaCar. Si tratta di un’applicazione per la messa a disposizioni di posti passeggero sulle automobili. Il guidatore mette online il tragitto che ad un dato giorno ed orario andrà a fare, indicando quanti posti lascerà liberi per eventuali passaggi. Coloro che lo richiedono, potranno avere il passaggio dalla persona indicata (la quale deve comunque avere degli standard minimi, come ad esempio il possesso della patente e di un veicolo idoneo), a costi decisamente vantaggiosi rispetto a qualsiasi altro mezzo di spostamento.

Non solo i trasporti, ma anche i pernottamenti. Da anni, infatti, è possibile condividere in modo analogo anche la propria abitazione. Stanze non occupate o interi appartamenti, qualora non fossero utilizzati. Il proprietario ha la possibilità di coprire i costi annuali (e magari guadagnare anche qualcosa), mentre il locatario avrà a disposizione per il tempo necessario l’appartamento o le stanze a prezzi decisamente favorevoli rispetto ad un albergo.

Indubbiamente, è stata un’ottima risposta alla crisi e, come sempre è stato nei secoli, ha messo in luce l’incredibile capacità delle persone di adattarsi, per poter continuare a godere di uno stile di vita il più possibile idoneo al proprio essere, nonostante il venir meno delle certezze economiche che forse troppo bene ci avevano abituato. Anche se ancora non si possa affermare che sia completamente uscita dalla fase ancora embrionale, ho ottimi motivi per pensare che possa essere una delle soluzioni che segnerà il futuro del nostro modo economico di pensare, perché aperta a grosse opportunità sia di guadagno che di risparmio.

NoSignal Magazine

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