… BUT LOVE IT’S STILL FOREVER

L’amore esiste. Anche le storie d’amore esistono.

E anche le storie d’amore finiscono. Siamo capaci ad accettarlo?

“LA COSTRUZIONE DI UN AMORE NON RIPAGA DEL DOLORE, E’ COME UN ALTARE DI SABBIA IN RIVA AL MARE

Il male che ci causa la fine di un amore è forte. Non esistono vittime e carnefici, solo persone. Persone che cambiano, persone che prima condividevano e che ora non lo fanno più. Persone che prima si amavano, ora non più.

Badate bene, l’amore non è un fuoco che divampa, ma più che altro una fiammella, così piccola, che balugina nel buio e rischia costantemente di essere soffocata da desideri ed egoismi. La fiammella va mantenuta accesa, curata, va difesa dagli spifferi che potrebbero soffocarla.

Se tutti sono capaci ad innamorarsi, pochi sono capaci ad amare.

Però a volte succede che due persone decidano di costruire questo castello di sabbia: tanto splendido, quanto fugace … occorre sempre correre ai ripari, sanare le fondamenta, rimettere a posto qualche torrione.

A volte succede che il castello crolla: si era troppo impegnati a guardare altrove, l’onda alta arriva e spazza via tutto.

Cosa rimane? “Dove va a finire tutto l’amore di una storia d’amore?” Rimangono i ricordi, i biglietti scritti, i fiori fatti seccare, la felpa che hai preso in prestito e con il tempo è diventata tua, pure qualche calzino. Rimangono i regali, le dediche nei libri, le foto, i video. Rimangono anche i litigi, le urla, i pianti isterici, i pugni al muro, le incomprensioni.

Però va bene così.

Certo, bisogna saper far andare via il passato. Questo è difficile.

Però bisogna anche saper convivere con il proprio passato. Questo è ancora più difficile.

Bisogna anche sapere che le storie d’amore hanno un inizio ed una fine, come tutte le storie, e la fine non è per forza “e vissero per sempre felici e contenti”. O meglio, felici e contenti sì, ma non per forza per sempre e non per forza insieme.

La caducità della vita è forse uno dei suoi aspetti che più ci spaventa. E il fatto che i nostri sentimenti possano cambiare lo fa ancora di più. Il fatto che la persona che fino a poco prima era il tuo compagno, ora sappia a stento chi sono i tuoi amici, non conosca che tipo di contraccettivo prendi e non sa che hai scoperto nuove passioni in te … questo fa strano, fa anche male. La persona a cui prima volevi raccontare tutto, la prima e ultima persona che volevi vicino a te … ora non c’è più. Vicino hai altre persone, vecchie e nuove. Però tu sei sempre tu: con qualche anno in più, un nuovo taglio di capelli e nuove passioni, ma sei tu. O almeno pensi di esserlo. Cosa è successo, quindi?

È successo, in realtà, che tu non sei più tu. O meglio, voi non siete più voi: quello che vi rendeva una coppia, quello che vi faceva stare insieme non c’è più: obiettivi comuni, passatempi da condividere, gusti musicali … si cambia, ragazzi, arrendiamoci al passare del tempo. Cambiano, quindi, anche le nostre esigenze, le voglie, le sicurezze.

Chi rimane insieme è perché ha scoperto il magico potere della comunicazione e riesce a dire “hei, così non mi va più bene: ti va di cambiare con me?”. Chi si lascia male è perché non sa parlare, chi si lascia bene è perché, invece, non vuole cambiare e preferisce abbandonare la nave.

Però l’amore rimane. Ci si mette un attimo a riconoscerlo, perché non sappiamo che cosa diventi: ma l’amore è energia, semplicemente cambia forma. Perchè noi siamo stati vicini a quella persona, abbiamo dedicato tempo e cure a quella persona e lei rimane dentro di noi, per sempre.

Ciò che scrivo oggi è per tutte le persone che sono state lasciate, che hanno lasciato e che magari hanno paura di lasciare. Non rinnegate ciò che siete stati e ciò che avete avuto. Non buttate lettere, peluche e foto nella spazzatura. Fa male, ma è una parte di voi, che vi ha portato qui oggi e vi ha reso ciò che siete: nel bene e nel male.

Avete mai visto Eternal Sunshine of the Spotless Mind? I protagonisti sono devastati e disgustati dalla loro relazione e dalla fine di quest’ultima, tanto da chiedere di farsi cancellare i ricordi che hanno in comune, qualunque cosa possa farli ricordare ciò che erano stati. Solo che, oltre agli incubi, si cancellano anche tutte le risate, gli orgasmi, le promesse, i segreti confidati, l’intimità che si aveva avuto. E si rendono conto del loro errore.

Ciò che è stato bello non implica che lo sarà ancora, ma che è stato bello nessuno ce lo può togliere.

Josh chiede: forse sarebbe diverso se potessimo riprovarci? Clementine risponde: ricordami, fai del tuo meglio.

Perché, come prosegue Fossati: “son io che guardo questo amore, che si fa più vicino al cielo, come se dietro l’orizzonte ci fosse ancora il cielo, e tutto ciò mi meraviglia, tanto che se finisse adesso, lo so io chiederei che mi crollasse addosso”

I due protagonisti del film alla fine ci riprovano, ma quello sta a voi.

Imparate però, prima, a saper mettere un punto.

Di seguito una lista di film o serie TV che vi possono fare riflettere sull’argomento:

  • Eternal Sunshine of the Spotless Mind, regia di Michel Gondry
  • How I met your mother, (il finale della serie reassume tutto questo articolo)
  • Lalaland, regia di Damien Chazelle
  • Storia di un matrimonio, regia di Noah Baumbach
  • Shakespeare in love, regia di John Madden
  • Midnight in paris, regia di Woody Allen
  • Lei, regia di Spike Jonze
  • I ponty di Madison County, regia di Clint Eastwood.
NoSignal Magazine

You may also like

1 Comment

  1. […] della prima parte del neologismo. Barbie, diretto da Greta Gerwig, e scritto assieme al marito Noah Baumbach, porta sul grande schermo La Bambola per eccellenza in modo accattivante e oltre le […]

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

More in Narrativa