I distacchi non li ho mai vissuti in maniera serena. Mi viene male allo stomaco, gli occhi mi si gonfiano, ho il viso triste, la lacrima vuole uscire. Insomma, il mio corpo sente ed esprime ciò che sento dentro. Posso stare così anche dopo una settimana di vacanza o un weekend vissuto al massimo. Può sembrare un’esagerazione o come mi definisce una mia amica, una drama queen però per me il tempo, quando si tratta di sentimenti e di vita, é solamente un’amaca dal quale ci facciamo cullare senza che quest’ultima ci faccia cadere.

Dopo aver compiuto 20 anni, quella famosa età dove tutto ti cambia ma nulla ti tocca (ah no), ho iniziato a vivere le vacanze con gli amici come una scuola di vita, un sentiero di consigli durante il quale si osserva, si ascolta, si condivide. É possibile tornare cambiati dopo solo una settimana di vacanza? Sì.

“ho proprio capito che il vero scopo di un viaggio, di qualunque durata esso sia, è tornare cambiati, forse con qualche consapevolezza in più” così scrivevo sulle note del mio telefono l’anno scorso dopo una settimana in Puglia. E quest’anno sono pronta a dire la stessa cosa. Stato diverso, persone diverse ma alla fine le emozioni sono sempre quelle.

I giorni dopo il ritorno a casa hai una tristezza importante addosso, ti sembra di inciampare nella quotidianità. Mentre svuoti la valigia sorridi, hai gli occhi lucidi. Per un momento ti sembra che gli attimi che abbiamo vissuto, possano veramente tenerci la mano per tutta la vita. Poi vieni distratto dalla voce di tua mamma che ti chiama per cena, quell’attimo ti lascia la mano ma si siede sopra il tuo cuore.

Viaggiare é vivere. É sentire il nostro battito dopo aver fatto una corsa verso il mare con la sabbia che scotta. É essere così tanto attaccati alla vita come direbbe il sommo Ungaretti quando ci si trova in pericolo in posti sconosciuti. Viaggiare é capire che il mondo ha molti punti di vista ma nessuna verità.

L’altro giorno, una persona dal quale ho imparato e sto imparando tanto, mi ha detto “mi sento vivo quando faccio una salita in bici, con le gambe che tremano, il cuore a mille. Quando poi quando arrivo in cima, ringrazio l’universo per essere qui”


Io, nonostante le disavventure che nascondono tutti i viaggi, la pressione bassa, le sfortune e tutto il pacchetto, mi sento viva quando ho una valigia tra le mani, una meta e delle persone speciali accanto.

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