Storia di un memorabile declino

Arroccato al numero 1600 di Pennsylvania Ave NW, Washington, DC 20500, Stati Uniti d’America(La Casa Bianca) il Buon Donaldo ci regala i suoi ultimi atti. Le sua lingua, ormai intorpidita dalle molteplici bugie, sciorina come Joe Biden sia una persona pericolosa, prepotente e dannosa per gli Stati uniti d’America. Una fiumara di parola inonda le case, gli uffici, le piazze di tutte le città americane. Sembra una situazione ormai sfuggita al controllo, e il presidente attacca con il verbo, l’arma più pericolosa che esista, il candidato avversario. Gesto scortese e scorretto, quando tutto ad un tratto accade qualcosa di estremamente inatteso e insperato e inaspettato. Cbs, Nbc, Abc, Cnbc interrompono il collegamento. Il primo pensiero è quello che sia saltato il segnale, o che prenda poco a causa dell’allacciamento che ha fatto quello spilorcio dell’elettricista. Poi invece una idea balena nella tua mente di yankee, e paino piano inizia a farsi strada. Allora e solo allora senti le parole di Jake Tapper, del Washington: “Che triste notte per gli Stati Uniti sentire il presidente che dice certe cose, bugia dopo bugia, dopo bugia sull’elezione rubata, cercando di attaccare la democrazia. Non ci sono prove di quello che sta dicendo. Solo diffamazioni sulla correttezza nel conteggio dei voti. Francamente è patetico”, e al coro si uniscono anche Lester Holt di NBC che prorompe con queste parole: “Interrompiamo la diretta perché il presidente ha fatto un certo numero di affermazioni false, compresa quella che c’è stato un voto fraudolento. Non ci sono prove”. Anche su MsnBc Brian Williams, tra lo stupito e il perplesso dice: “Mi trovo nella inedita situazione non solo di dover interrompere il presidente degli Stati Uniti ma di correggere il presidente degli Stati Uniti. Non ci sono voti illegali di cui siamo a conoscenza, non c’è stata alcuna vittoria di Trump”. La mente di tutti gli americani ha come subito uno strattone, l’auto era partita, rapida senza freni, e “la sua voce scoppiettante, che abbaia, che abbaia…” però, a differenza dell’auto, ad un certo punto tacque. Fece una brusca frenata. La cintura salvò la verità, salvò la realtà dei fatti. Perché è questo che hanno fatto questi coraggiosi giornalisti, hanno fermato le aberranti falsità che il vecchio presidente andava gridando ai quattro venti. La voce di Shepard Smith del Cnbc dice: “Non c’è stata una scintilla di verità in tutto quello che ha detto”.

Ecco cosa fa un uomo in preda al panico, un uomo che piuttosto che perdere il suo piccolo giardino privato che gli garantisce una serie di immunità diplomatiche e fiscali invoca a pieni polmoni la corruzione e un sistema corrotto basato su delle lettere, le quali, hanno giovato anche a lui, a meno che non si sia scordato anche di questo. Ma dove sono finiti i suoi elettori? Che siano morti? Secondo i dati forniti dalla BBC sappiamo che il suo elettore medio è uomo, bianco, ma il dato più interessante è l’età: sopra i 65 anni. Mentre chi ha votato Biden sono stati i gruppi più danneggiati dalla politica di Trump, quindi: Donne, Black Community, Latino Community, ma oltre a loro Biden ha i voti anche della Generazione Z e dei Millennials. Quindi? Dopo tutto sto ragionamento capiamo che i grandi sostenitori di Trump sono quelle persone che sono più fragili e avvezze a contrarre il Covid19, Covid che non è stato per niente gestito da Trump… quindi Trump potrebbe aver letteralmente ucciso i suoi elettori.

Il suo è un grido disperato, come quello di un bambino capriccioso, che al primo no, decide che è il momento di piangere, gridare a squarcia gola affinché qualcuno lo consoli e consideri. Tuttavia, Donald, la politica non funziona così, e il sistema democratico lo ha dimostrato perfettamente, grazie alla Pennsylvania che ha confermato la situazione.

Le minacce di intraprendere delle azioni legali nei confronti del nuovo presidente e del suo staff non sono mancate, come non è mancate la dichiarazioni dello staff di Trump che al posto del Four Season Hotel di Philadelphia (hotel lussuosissimo, famoso per le importanti convention che vengono svolte al suo interno), ha scelto il Four Season Total Landscape, un parcheggio di una azienda di articoli di giardinaggio. Almeno lo staff è allineato con lo stile del suo ex presidente, strano, sconclusionato e senza senso. Aspettiamo che ceda le chiavi della Casa bianca e che non sia necessario giocare a nascondino per tirarlo fuori di lì.

Marwan Chaibi
Prima autore, poi Direttore ed ora Presidente. Classe 2002. Sono Diplomato in Chimica e Biotecnologie e studente universitario. Scrivo per alcune riviste online, parlo, racconto, leggo. Collaboro con tantissime associazioni e enti, ma di questa in particolare sono il Presidente, e non posso far altro che essere orgoglioso nel rappresentarla e fortunato nel viverla tutti i giorni. Mi piace fare bene, del bene, per il bene degli altri!

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