Maschere. Quante volte abbiamo sentito risuonare nelle nostre orecchie questo termine. Sembra ormai passata un’eternità, la vita senza “museruola” è rimasta un dolce e commosso ricordo. In realtà gli anni passati sono soltanto due, strano da realizzare ma è proprio così.

Tutto il mondo è in attesa di libertà, ma soprattutto di normalità. Basta mascherine, basta sorrisi negati, basta occhiali appannati e brufoli opprimenti. L’Italia, forse, sta finalmente scorgendo una fievole luce in fondo al lungo e impetuoso tunnel. Il 1° maggio, infatti, oltre che ricordare i diritti di tutti i lavoratori, lo Stivale festeggerà l’abolizione del famigerato Green Pass, ma soprattutto l’abolizione delle mascherine al chiuso. Si spera dunque che nulla cambi queste decisioni e che nessun meteorite, precipitando sulla terra, crei la distruzione totale. Anche perché, di questi tempi, non ci sarebbe proprio nulla da stupirsi.

Un altro tipo di maschera, però, non verrà purtroppo esiliato. Quella che, tutte le mattine, indossano numerose persone, un accessorio ormai uguagliato ad un paio di orecchini o ad una collana. Quella maschera che nasconde tutto ciò che si porta dentro, tutti i dolori, le sofferenze, i dubbi, i malesseri, le coltellate al cuore che, una ad una, indeboliscono e stancano come un macigno. Ogni tanto si sfilano per forze maggiori, prima o poi la pentola a pressione deve sfiatare, ma a prescindere rimarrà sempre parte integrante del corpo di chi la indossa.

Ma ehi tu! Non sei qui per affliggerti, sei entrato in questo articolo per trovare una nuova ricettina da sperimentare. Eccoti accontentato. Per quanto possa valere, un dolce rimedio ai turbolenti pensieri può essere il delizioso surrogato delle maschere che oggi propongo. Il cavallo di battaglia della mia cara mamma, ad ogni occasione era sempre il più gettonato e apprezzato da tutti. Rubando questo piccolo pezzetto di cuore e ricordi direttamente dal suo ricettario personale, ecco i brutti ma buoni!

Vi occorreranno:

  • 300 gr di nocciole o mandorle spellate;
  • 250 gr di zucchero a velo;
  • L’albume di 3 uova;
  • 50 gr di zucchero semolato.

Tutto qui? Esattamente, basta davvero poco per questi fantastici biscotti! Per prima cosa tritiamo grossolanamente le nocciole/mandorle, mettiamole da parte unite allo zucchero a velo e montiamo gli albumi a neve ben ferma, insieme allo zucchero semolato. A questo punto amalgamiamo le nocciole alla meringa, mi raccomando siate super delicati. Infine, dopo aver foderato una teglia con carta da forno, distribuiamo l’impasto a cucchiaiate e lasciamo cuocere a 130° forno statico per una mezz’oretta. Il gioco è or dunque fatto!

Queste sono le dolci maschere che scaldano il cuore. Così come ciascun dolce che fa riaffiorare in voi un ricordo, ad ogni morso l’emozione è immensa. Ebbene, nel mio caso questa reazione si manifesta proprio con i brutti ma buoni. Seppur effettivamente bruttini e semplici, spero vivamente che possano deliziare anche voi. E mi raccomando, in qualsiasi caso non fatevi mai ingannare dalle apparenze!

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