Esattamente 3 giorni fa, il nove ottobre 2020 si è svolto l’ennesimo, ed importante FRIDAY FOR FUTURE. Ma perché è così importante e così sentito dai ragazzi. Noi come giornale ci siamo recati direttamente sul campo, per la precisione siamo andati a Torino in Piazza Castello di fronte al palazzo della regione per chiedere direttamente ai ragazzi che cosa ne pensano e he cosa sperano che accada attraverso queste manifestazioni pacifiche.

Abbiamo chiesto ad una ragazza perché ha deciso di aderire a questa iniziativa e lei ci ha risposto così:

“Sono già tante volte che scendiamo in piazza per chiedere azioni contro la crisi climatica, eppure nonostante lo scorso settembre siano scesi per le strade circa un milione di ragazzi, la situazione politica non è cambiata e le persone al potere continuano a non considerare la crisi climatica come tale. E quindi a non agire di conseguenza. Mi sono unita a questa azione per dimostrare che non è una moda , non è un qualcosa che facciamo perché è bello farlo, ma lo facciamo perché c’è di mezzo il nostro futuro. E quindi vogliamo che vengano considerate le nostre richieste e che venga considerato ciò che dice la comunità scientifica.”

Cosa chiederesti ad un eventuale ministro o ad una persona importante di fare per l’ambiente?

“Sicuramente le prime due cose sarebbero di trattare questa crisi come tale e quindi rivolgersi agli esperti per capire in che modo affrontarla. E poi un passo da fare è quello della informazione delle persone, attraverso la creazione di una campagna informativa comunicativa, capillare ed emergenziale, un po’ come ad esempio è stato fatto con l’emergenza sanitaria del Covid-19 per far si che tutte le persone conoscano quali sono le cause e quali sono i rischi effettivi di questa crisi. Altre azioni che si possono fare, come stiamo chiedendo alla regione, è quello di ridurre le emissioni sino allo 0 entro il 2030.”

Pensi che quello che è successo un po’ di giorni fa (Alluvione del 03/10/2020) sia anche dovuto a ciò sta succedendo al clima?

“Sicuramente non si può attribuire un singolo evento atmosferico alla crisi climatica ma questa ne aumenta l’intensità, la frequenza e la forza e quindi i singoli eventi atmosferici sono più forti e frequenti. Quindi queste ultime alluvioni sono rese più devastanti dalla crisi climatica.”

Siamo andati anche a chiedere ad un altro manifestante e gli abbiamo chiesto perché sente così nel profondo questa manifestazione

“Perché noi lottiamo per avere ancora un futuro. Un futuro che vorrebbero toglierci. Ormai il tempo per agire è passato, e quindi dobbiamo agire ora per far pressione sulle istituzioni, su chi ci governa e su chi decide sul nostro futuro per azzerare le emissioni di CO2 e bloccare le grandi opere inquinanti.”

Noti già delle azioni nel concreto delle persone per muoversi in una direzione più eco, oppure noti una chiusura mentale, quindi un radicamento ai vecchi canoni e quindi un rifiuto della onda eco-green?

“Anche con la nascita del FFF (Friday For Future) a livello giovanile è cambiata molto l’ottica delle persone. Quindi si nota un impegno nel proprio piccolo come nel consumare meno plastica, fare una buona differenziata, mangiare più cibi vegetali, rispetto alla carne. Ma va detto che questo comunque non basta, perché se ognuno di noi dall’oggi al domani smettesse di produrre emissioni, l’input deve venire dall’alto e dalle istituzioni, perché noi da soli non possiamo contrastare questa crisi che ogni giorno si fa più sentire.”

Cosa diresti ad un ministro, ad un eventuale politico in questo momento per cambiare questa situazione e quindi rendere più agevole la vita sostenibile?

“Sicuramente adesso la politica dovrebbe impegnarsi per azzerare le emissioni di CO2 a zero entro il 2030, bloccare i cantieri inutili o dannose per l’ambiente e smettere di seguire il consenso, e assecondare l’economia, in favore del bene dei cittadini dai quali sono stati eletti. Quindi magari fare delle politiche un po’ meno popolari ma a favore dell’ambiente, partendo dal fermare le emissioni. Ed è qui che l’Italia si deve far portavoce, inseguita dal resto dell’Europa e poi dal resto del mondo.”

Tu sosterresti un partito dei Verdi, come ci sono nel nord Europa sono partiti forti, che hanno come obiettivo quello di migliorare la situazione ambientale a livello nazionale? E se nascesse, tu ne faresti il tuo partito?

“Adesso parlo a titolo personale, perché come sappiamo il Friday For Future è apartitico. A livello personale credo nella nascita di un partito Verde forte, che possa cambiare la rotta all’interno del panorama politico italiano. In tutta Europa, abbiamo visto effettivamente molti paesi far eleggere dei propri rappresentanti che sostengano le campagne ecologiche e climatiche. In Italia, attualmente purtroppo non esiste un partito ecologista abbastanza forte, ma sono dell’idea che il cambiamento deve anche arrivare dalle istituzioni e non solo da noi. Ed effettivamente se ci fosse un partito verde che mi rappresenta e che ha un buon consenso popolare io non avrei nessun problema a votarlo”

Abbiamo visto come nei ragazzi, nei giovani il problema della crisi climatica sia importante e assolutamente di primo ordine. È stato emozionante vedere tante persone riunite per lottare a favore della casa dell’uomo. Si dovrebbe prendere spunto da coloro che stanno facendo questo tipo di scelte. Anche il CLIMATECLOCK di New York ci fa aprire gli occhi e ci dovrebbe far riflettere. Ma dovrebbe far riflettere tutti, per il bene comune e non solo i giovani che lottano per il loro futuro. Dovrebbero essere altri ad aprire gli occhi e a preoccuparsi delle generazioni che hanno generato a cui ora stanno tagliando le risorse.

Marwan Chaibi
Prima autore, poi Direttore ed ora Presidente. Classe 2002. Sono Diplomato in Chimica e Biotecnologie e studente universitario. Scrivo per alcune riviste online, parlo, racconto, leggo. Collaboro con tantissime associazioni e enti, ma di questa in particolare sono il Presidente, e non posso far altro che essere orgoglioso nel rappresentarla e fortunato nel viverla tutti i giorni. Mi piace fare bene, del bene, per il bene degli altri!

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