Ma voi lo sapete perché la pizza si chiama così? Iniziamo da una curiosità. Il primo nome della pizza fu inventato nel VII secolo d.C., con l’arrivo in Italia dei Longobardi che utilizzavano il termine ‘bizzo’, talvolta detto ‘pizzo’. In tedesco ‘bizen’. Ovvero morso. Nell’anno Mille venne utilizzato per la prima volta, in un documento ufficiale, il termine ‘pizza’.

Il 17 gennaio è la giornata mondiale della pizza napoletana e dell’ Arte dei Pizzaioli Napoletani, quest’ultima dichiarata dall’Unesco Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

La storia

La storia delle pizza inizia molto tempo fa, la sua invenzione fu l’insieme di tante piccole scoperte come la cottura su pietra nel Vicino Oriente, poi con gli Egizi venne scoperto il lievito, in seguito si scoprì la lievitazione degli impasti di cereali schiacciati e macinati a pietra e poi a macchina. Venne così inventato il pane. 

Nell’antica Roma, intanto, si era scoperto come unire i diversi tipi di farine, per poi aggiungerle all’acqua, sale ed erbe aromatiche.

Nel 1600 la pasta del pane veniva cotta in forni a legna, condita con prodotti tipici quali: aglio, strutto e sale grosso oppure con caciocavallo e basilico. 

Il pomodoro arrivò in Italia solo in seguito alla scoperta dell’America. Fu dapprima usato come salsa cotta con un po’ di sale e basilico.

La mozzarella venne aggiunta solo nel 1800. Lo stesso secolo in cui la pizza divenne uno dei cibi più diffusi non solo nel popolino ma anche tra baroni, principi e regnanti.

Verso la fine dell’Ottocento, la pizza con pomodoro e mozzarella arrivò in America grazie agli italiani emigrati a New York.

Nel 1889, in occasione della visita a Napoli degli allora sovrani d’Italia re Umberto I e la regina Margherita, la pizza venne approvata ufficialmente.

Durante la passeggiata nella città campana, i regnanti furono accolti da Raffaele Esposito, il miglior pizzaiolo dell’epoca, che realizzò per loro tre pizze classiche: la pizza alla Mastunicola (strutto, formaggio, basilico), la pizza alla Marinara (pomodoro, aglio, olio, origano) e la pizza pomodoro e mozzarella (pomodoro, olio, mozzarella, origano), realizzata in onore della regina Margherita e i cui colori richiamavano intenzionalmente il tricolore italiano. La sovrana apprezzò così tanto quest’ultima da voler elogiare il pizzaiolo per iscritto. L’unico modo che ebbe Raffaele Esposito per ringraziare la regina fu quello di nominare la sua creazione culinaria con il nome della Regina stessa: la pizza venne così denominata: ‘Pizza Margherita’. 

Pizzerie in Italia
Vi siete mai chiesti quante pizzerie esistono in Italia?

La risposta è 127 mila! 

Cartina delle pizzerie in Italia

Queste, le cinque pizzerie migliori d’Italia: 

1. I Masanielli – Francesco Martucci – Caserta, Campania (quarta vittoria consecutiva) 

2. 50 Kalò – Napoli, Campania 

3. 10 Diego Vitagliano Pizzeria – Napoli, Campania 

4. I Tigli – San Bonifacio (VR), Veneto 

5. Francesco & Salvatore Salvo – Napoli, Campania

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