In un inverno che sembrava volgere al termine
un dolore dentro il dolore
ha capovolto la vita del mondo
costringendo a regole forzate,
a sofferenze non misurabili,
alla paura della vita stessa.
Tante anime
sono sfiorite come i fiori
e degli angeli senza ali
hanno raccolto i loro petali
in sacchi colmi di frustrazione.
E mentre questi cuori
vivevano il loro ultimo battito,
altri cuori scandivano le giornate
in un tempo che sembrava infinito.
Di fronte alle lacrime altrui
alcuni occhi si muovevano ignari
del male che incombeva, del pericolo e della sofferenza
che avrebbero potuto vivere.
In questo dolore dentro il dolore,
ho visto il rispetto, il buon senso e soprattutto la compassione
svanire.
Ho visto il vuoto
regnare in molte menti
convinte che quei fiori ormai senza petali,
fossero destinati ad una fine atroce,
quando lo stesso destino
ancora poteva essere modellato.
Ho visto
persone essere dimenticate da altre persone
con una richiesta di denaro,
affilata come un coltello,
pronta a trafiggere speranze di salvezza.
Quell’inverno che sembrava volgere al termine
invece che morire completamente,
aveva continuato a vivere
nei cuori di quelle anime
che erano sempre state rose appena sbocciate
e che in quel momento
erano diventate rose appassite.