Lunghi capelli scuri e una risata contagiosa. Questo è Jennifer Deninotti, una ragazza di 26 anni originaria di un piccolo paesino piemontese, che nel 2017 ha scelto di lasciare l’Italia per realizzare il suo sogno: diventare una stilista. Nel 2020, in piena pandemia, ha lanciato il suo shop online dove vende abiti, cerchietti e scrunchies completamente realizzati a mano da lei. Il cammino per affermarsi nella moda è ancora lungo, ma di strada ne ha già fatta tanta e ha scelto di raccontarci la sua storia.

Com’è nata la tua passione?

E’ una cosa che mi è stata trasmessa dalla mia famiglia, ma che è sbocciata a pieno quando ho preso il diploma. Desideravo fare qualcosa che avesse a che fare con l’arte e così mi sono orientata verso il mondo della moda. Ho prima frequentato la “Scuola Sartoriale Arte e Moda” di Valentina Lombardi e poi l’Accademia di Belle Arti di Cuneo dove mi sono laureata in Fashion Design.

Perché hai scelto di trasferirti a Londra? L’Italia non offre abbastanza opportunità in questo settore?

No, l’Italia le offre, ma in modo diverso. A Londra i giovani hanno molte più possibilità di trovare lavoro e di fare carriera. Questo è uno dei motivi per cui ho scelto questa città, insieme alla volontà di fare un’esperienza all’estero. Non è stato semplice, sono partita senza sapere a che cosa stavo andando incontro e non nego di aver passato due anni molto tosti prima di riuscire ad integrarmi, però alla fine, dopo tanti sacrifici, le porte che racchiudevano le opportunità da offrirmi hanno iniziato ad aprirsi.

Hai lavorato con grandi nomi della moda come Victoria Beckham e Dior, chi più ti ha ispirata ed aiutata a crescere?

Tutti, ma l’esperienza che più mi è rimasta nel cuore è Dior. Ricordo bene che dopo aver fatto quattro colloqui, quello con Dior mi ha portata a pensare che finalmente gli ultimi due anni passati a soffrire avessero portato a qualcosa. A livello di brand mi ci rispecchio molto di più rispetto a quello di Victoria Beckham, soprattutto perchè è più incline alla mia forma fisica.

Ora dove lavori?

Lavoro da Harrods. Prima ero nel settore sartoriale, ora invece lavoro come brand specialist in Tom Ford.

Il Covid-19 ha fermato molti lavori in tutto il mondo, nonostante ciò sei riuscita a reinventarti e a dare vita al tuo shop online. Com’è andata? Sei riuscita ad ottenere buoni risultati?

Sì e sono molto contenta di questo. Ho scelto di reinventarmi perchè in quarantena mi annoiavo tantissimo. Ho ricominciato a cucire, cosa che da tempo avevo abbandonato a causa del lavoro. Con il tempo ho visto che quello che creavo otteneva una risposta positiva e questa cosa mi rende veramente felice.

La tua famiglia ti ha sempre sostenuta? Chi più ti è stato vicino?

La persona che mi è stata e continua ad essermi più vicino in assoluto è mia madre. Sopporta sempre le mie chiamate e anche quando stavo veramente male anziché incitarmi a mollare tutto mi diceva sempre: “Dentro di te come ti senti? Vuoi tornare a casa o no?”. Mi ha sempre spinta a dare di più, potrei dire che è il mio caricabatterie giornaliero.

Qual è il tuo più grande sogno?

Riuscire ad aprire un mio brand, non per diventare ricca, ma per realizzare me stessa.

Che cosa consiglieresti ad una persona che vuole iniziare il tuo percorso?

Di essere forte, costante, di credere nel suo sogno, ma soprattutto in se stessa.

NoSignal Magazine

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